Tonatia saurophila
Tonatia saurophila | |
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Stato di conservazione | |
Rischio minimo[1] | |
Classificazione scientifica | |
Dominio | Eukaryota |
Regno | Animalia |
Phylum | Chordata |
Classe | Mammalia |
Superordine | Laurasiatheria |
Ordine | Chiroptera |
Sottordine | Microchiroptera |
Famiglia | Phyllostomidae |
Sottofamiglia | Phyllostominae |
Genere | Tonatia |
Specie | T.saurophila |
Nomenclatura binomiale | |
Tonatia saurophila Koopman & Williams, 1951 |
Tonatia saurophila (Koopman & Williams, 1951) è un Pipistrello della famiglia dei Fillostomidi diffuso nell'America centrale e meridionale.[1][2]
Descrizione
[modifica | modifica wikitesto]Dimensioni
[modifica | modifica wikitesto]Pipistrello di medie dimensioni, con la lunghezza della testa e del corpo tra 74 e 88 mm, la lunghezza dell'avambraccio tra 56 e 61 mm, la lunghezza della coda tra 14 e 23 mm, la lunghezza del piede tra 15 e 23 mm, la lunghezza delle orecchie tra 25 e 35 mm e un peso fino a 36 g.[3]
Aspetto
[modifica | modifica wikitesto]La pelliccia è lunga, leggermente lanosa e si estende per almeno la metà dell'avambraccio. Le parti dorsali sono bruno-grigiastre o marroni scure, più raramente arancioni scure, mentre le parti ventrali sono grigie o bruno-grigiastre. Una striscia dorsale indistinta e chiara si estende dalla zona tra gli occhi fino alla nuca. Il muso è leggermente ricoperto di peli. La foglia nasale è piccola, lanceolata e con la porzione anteriore completamente fusa al labbro superiore. Il mento è attraversato da un solco longitudinale con i bordi ricoperti di file di piccole verruche. Le orecchie sono grandi, rotonde, separate e ricoperte di peli nel margine interno. Le membrane alari sono corte, larghe e attaccate posteriormente alla base delle dita dei piedi, i quali sono ricoperti di peli. La coda si estende per circa la metà dell'ampio uropatagio. Il cariotipo è 2n=16 FN=20.
Biologia
[modifica | modifica wikitesto]Comportamento
[modifica | modifica wikitesto]Si rifugia nelle cavità degli alberi insieme ad altre specie di pipistrelli..
Alimentazione
[modifica | modifica wikitesto]Si nutre di insetti, in particolare di scarafaggi, tettigonidi e omotteri, aracnidi e lucertole raccolti sulla vegetazione e trasportati con la bocca nei siti di riposo dove vengono consumati.
Riproduzione
[modifica | modifica wikitesto]Femmine gravide con un singolo embrione sono state catturate in Perù nel mese di luglio
Distribuzione e habitat
[modifica | modifica wikitesto]Questa specie è diffusa nell'America centrale dallo stato messicano meridionale del Chiapas e nell'America meridionale fino alla Bolivia centrale.
Vive nelle foreste mature sempreverdi e occasionalmente in quelle decidue fino a 600 metri di altitudine.
Tassonomia
[modifica | modifica wikitesto]Sono state riconosciute 3 sottospecie:
- T.s.saurophila †: conosciuta soltanto da resti fossili rinvenuti in Giamaica;
- T.s.bakeri (Williams, Willig, & Reid, 1995): stato messicano meridionale del Chiapas, Guatemala, Belize, Honduras, Costa Rica, Panama, Colombia e Venezuela settentrionali;
- T.s.maresi (Williams, Willig, & Reid, 1995): Colombia e Venezuela centrali e meridionali, Guyana, Suriname, Guyana francese, Ecuador occidentale e nord-orientale, Perù nord-orientale e centro-orientale, Bolivia settentrionale e centrale, Brasile settentrionale, nord-occidentale e nord-orientale. Isola di Trinidad.
Conservazione
[modifica | modifica wikitesto]La IUCN Red List, considerato il vasto areale e la tolleranza a diversi tipi di habitat e la popolazione presumibilmente numerosa sebbene sia poco comune, classifica T.saurophila come specie a rischio minimo (Least Concern)).[1]
Note
[modifica | modifica wikitesto]- ^ a b c (EN) Sampaio, E., Lim, B., Peters, S., Miller, B., Cuarón, A.D. & de Grammont, P.C. 2008, Tonatia saurophila, su IUCN Red List of Threatened Species, Versione 2020.2, IUCN, 2020.
- ^ (EN) D.E. Wilson e D.M. Reeder, Tonatia saurophila, in Mammal Species of the World. A Taxonomic and Geographic Reference, 3ª ed., Johns Hopkins University Press, 2005, ISBN 0-8018-8221-4.
- ^ Reid, 2009.
Bibliografia
[modifica | modifica wikitesto]- Alfred L. Gardner, Mammals of South America, Volume 1: Marsupials, Xenarthrans, Shrews, and Bats, University Of Chicago Press, 2008. ISBN 9780226282404
- Fiona A. Reid, A field guide to the Mammals of Central America and Southeast Mexico, Oxford University Press, 2009. ISBN 9780195343236
Altri progetti
[modifica | modifica wikitesto]- Wikimedia Commons contiene immagini o altri file su Tonatia saurophila
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