Coordinate: 53°29′24″N 162°49′48″W

Terremoto delle Isole Aleutine del 1946

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Terremoto delle Aleutine del 1946
Gli abitanti di Hilo nelle Hawaii fuggono dall'onda dello tsunami causato dal terremoto, visibile sullo sfondo in procinto di colpire la città
Data1º aprile 1946
Ora02:29 (UTC-10)
Profondità15 km
Distretto sismicoFossa delle Aleutine
Epicentro
53°29′24″N 162°49′48″W
Stati colpitiStati Uniti d'America, Canada, Polinesia Francese, Cile
Intensità MercalliVI
Maremoto
Vittime165+ circa
Mappa di localizzazione: Alaska
Terremoto delle Isole Aleutine del 1946
Posizione dell'epicentro

Il terremoto delle Isole Aleutine occorse nell'omonimo arcipelago alascano il 1º aprile 1946. Il sisma, avvenuto al largo delle isole, fu violentissimo e scatenò uno tsunami che colpì tutte le coste dell'oceano Pacifico settentrionale e orientale. I danni peggiori si ebbero sulle stesse Aleutine, dove il faro di Scotch Cap fu completamente spazzato via assieme ai suoi guardiani, e nelle Hawaii, dove si registrarono centinaia di morti e dispersi a causa delle onde anomale.[1]

Durante la notte del 1º aprile 1946 sulla fossa delle Aleutine si scatenarono improvvisamente una serie di violente scosse, la principale delle quali accadde poco dopo le 2 di notte a 15 km a sud dell'arcipelago.[1] Il sisma fu talmente potente da essere rilevato dai sismografi di Pasadena in California, a migliaia di chilometri di distanza; trattandosi di un rilevamento indiretto, non è quindi possibile stabilire l'effettiva forza del terremoto delle Aleutine, che dovette di certo essere assai potente, tanto da essere considerato uno dei sismi più violenti mai registrati della storia.[1]

Il terremoto causò enormi tsunami che si propagarono in tutte le direzioni, raggiungendo altezze anche superiori ai 40 m. La prima località colpita fu l'isola di Unimak, dove il faro di Scotch Cap, pur posto in posizione sopraelevata, fu completamente sommerso e distrutto dall'onda, uccidendo i cinque guardiani allora residenti.[1][2] La distruzione di Scotch Cap fu determinante per gli eventi successivi, poiché la postazione era l'unica della zona in grado di dare l'allarme via radio per eventuali terremoti e conseguenti onde anomale.[1][2] L'impatto con le Aleutine riuscì comunque a smorzare di molto la violenza dello tsunami, che quindi produsse effetti trascurabili sul resto dell'Alaska.[2] Danni più ingenti e alcune vittime invece ci furono sul resto della West Coast fino in California.[2]

Poche ore più tardi furono colpite le Hawaii, i cui litorali furono devastati e dove si registrarono centinaia di vittime e dispersi;[2] le onde anomale colpirono le isole poco dopo l'alba, permettendo a molti residenti di scorgerle in lontananza e fuggire dalle città costiere verso l'interno sopraelevato. Poco dopo lo tsunami arrivò anche nella Polinesia francese, dove causò altri danni e vittime.[1][2] I rimasugli dell'onda giunsero anche sull'isola di Pasqua, danneggiando alcune barche.[1][2]

  1. ^ a b c d e f g (EN) Alberto M. López e Emile A. Okal, A seismological reassessment of the source of the 1946 Aleutian ‘tsunami’ earthquake, su academic.oup.com, 1º giugno 2006.
  2. ^ a b c d e f g (EN) 1946 Aleutian Tsunami, su usc.edu (archiviato dall'url originale il 12 gennaio 2016).