Tête de l'Autaret
Tête de l'Autaret | |
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La Tête de l'Autaret vista da sud. A sinistra, il col de l'Autaret. Sullo sfondo a destra, il Pelvo di Ciabrera | |
Stati | Italia Francia |
Regione | Piemonte Provenza-Alpi-Costa Azzurra |
Provincia | Cuneo Alte Alpi |
Altezza | 3 015 m s.l.m. |
Prominenza | 108 m |
Isolamento | 1,83 km |
Catena | Alpi |
Coordinate | 44°34′23.6″N 6°55′58.85″E |
Altri nomi e significati | Testa dell'Autaret |
Mappa di localizzazione | |
Dati SOIUSA | |
Grande Parte | Alpi Occidentali |
Grande Settore | Alpi Sud-occidentali |
Sezione | Alpi Cozie |
Sottosezione | Alpi del Monviso |
Supergruppo | Gruppo del Chambeyron in senso ampio |
Gruppo | Gruppo del Mongioia |
Sottogruppo | Costiera del Mongioia |
Codice | I/A-4.I-A.3.a |
La Tête de l'Autaret (3015 m s.l.m.) è una montagna delle Alpi Cozie, situata tra la testata della valle Varaita di Bellino in Italia e la valle dell'Ubaye in Francia.
Caratteristiche
[modifica | modifica wikitesto]Si trova sullo spartiacque alpino principale, sulla linea di frontiera tra Francia ed Italia. Amministrativamente, appartiene al comune di Bellino in Italia, ed a quello di Saint-Paul-sur-Ubaye in Francia.
In pianta, presenta tre dorsali principali, disposte in maniera circa simmetrica. Verso nord si dirama la dorsale alpina principale, che raggiunge il Pelvo di Ciabrera e prosegue verso la cima Mongioia. La dorsale alpina prosegue anche in direzione ovest-sud-ovest, scendendo al sottostante col de l'Autaret (2875 m) per poi risalire verso la cima dei Denti di Maniglia. In direzione est-sud-est scende una dorsale secondaria, che poi piega ad arco verso sud digradando in direzione delle grange dell'Autaret. Il versante orientale, che dà sulla testata della valle di Bellino, è assai scosceso, mentre gli altri versanti sono erbosi e meno inclinati.[1] La prominenza topografica della montagna è di 101 metri.[2] Dal punto di vista geologico, è composta completamente di calcescisti del complesso dei calcescisti ofiolitiferi (pietre verdi di Gastaldi).[3]
Toponimo
[modifica | modifica wikitesto]Secondo il Jaccard, il nome Autaret, comune a molte montagne e valichi della zona alpina occidentale (anche nella variante Lautaret), significherebbe altare (riconducibile al latino altar), e sarebbe legato alla presenza di antichi altari precristiani in questi luoghi.[4] Il D'Amico lo fa invece risalire alla radice celtica aut, con significato di luogo elevato.[5]
Ascensione alla vetta
[modifica | modifica wikitesto]La via normale italiana è un itinerario escursionistico che si sviluppa a partire dalla frazione di Sant'Anna di Bellino. Da qui si raggiunge il pian Ceiol e, risalendo la gola delle Barricate verso sud, si raggiunge il sovrastante vallone/altopiano, fino alle grange dell'Autaret. Da qui si prosegue in direzione del col de l'Autaret fino ad incontrare un antico ricovero militare abbandonato. Si abbandona il sentiero risalendo sulla destra per pendii fino in cresta, seguendo la quale verso est-nord-est si raggiunge la vetta. La difficoltà dell'itinerario è valutata in EE.[6]
Accesso invernale
[modifica | modifica wikitesto]Lo stesso itinerario estivo è percorribile in inverno, con gli sci[7] o con le ciaspole.[8]
Note
[modifica | modifica wikitesto]- ^ cfr. cartografia
- ^ (EN) Testa dell'Autaret, su peakery.com. URL consultato il 9 agosto 2021.
- ^ Carta Geologica d'Italia scala 1:100.000 - foglio 78-79 - Argentera-Dronero Archiviato il 14 marzo 2012 in Internet Archive.
- ^ (FR) Henri Jaccard, Essai de toponymie; origine des noms de lieux habités et des lieux dits de la Suisse romande, G. Bridel & Cie., 1906 (riferimento su Google Books)
- ^ Roberto D'Amico, L'anima segreta della Val Varaita, Priuli & Verlucca, collana Quaderni di documentazione alpina, Ivrea, 2000, ISBN 9788880681632
- ^ gulliver.it - via normale alla Tête de l'Autaret Archiviato il 14 ottobre 2011 in Internet Archive.
- ^ gulliver.it - accesso invernale con gli sci Archiviato il 2 aprile 2011 in Internet Archive.
- ^ marcog72, Autaret (Téte de l’) da Sant’Anna per il versante SSO, su gulliver.it, 26 aprile 2018. URL consultato il 6 agosto 2021.
Bibliografia
[modifica | modifica wikitesto]- Giulio Berutto, Monviso e le sue valli - Vol. 1 - II edizione, Istituto Geografico Centrale, Torino, 1997
- Cartografia
- Cartografia ufficiale italiana dell'Istituto Geografico Militare (IGM) in scala 1:25.000 e 1:100.000, consultabile on line
- Cartografia ufficiale francese dell'Institut géographique national (IGN), consultabile online Archiviato il 13 novembre 2007 in Internet Archive.
- Sistema Informativo Territoriale della provincia di Cuneo, su base cartografica 1:10.000
- Istituto Geografico Centrale - Carta dei sentieri 1:50.000 n. 6 "Monviso"
- Provincia di Cuneo - Comunità montana Valle Maira: Carta dei sentieri scala 1:25.000 Valle Maira
Altri progetti
[modifica | modifica wikitesto]- Wikimedia Commons contiene immagini o altri file su Tête de l'Autaret
Collegamenti esterni
[modifica | modifica wikitesto]- (EN) Tête de l'Autaret, su Peakbagger.com.