Coordinate: 40°55′N 14°33′E

San Paolo Bel Sito

Da Wikipedia, l'enciclopedia libera.
Vai alla navigazione Vai alla ricerca
San Paolo Bel Sito
comune
San Paolo Bel Sito – Stemma
San Paolo Bel Sito – Veduta
San Paolo Bel Sito – Veduta
Localizzazione
StatoItalia (bandiera) Italia
Regione Campania
Città metropolitana Napoli
Amministrazione
SindacoRaffaele Barone (lista civica Uniti per il Bel Sito) dal 22-9-2020
Territorio
Coordinate40°55′N 14°33′E
Altitudine50 m s.l.m.
Superficie2,95 km²
Abitanti3 332[1] (31-7-2022)
Densità1 129,49 ab./km²
FrazioniLivardi, Scaravito
Comuni confinantiLiveri, Nola
Altre informazioni
Cod. postale80030
Prefisso081
Fuso orarioUTC+1
Codice ISTAT063069
Cod. catastaleI073
TargaNA
Cl. sismicazona 2 (sismicità media)[2]
Cl. climaticazona C, 1 048 GG[3]
Nome abitantisampaolesi
Patronosan Sebastiano
Giorno festivo20 gennaio
Cartografia
Mappa di localizzazione: Italia
San Paolo Bel Sito
San Paolo Bel Sito
San Paolo Bel Sito – Mappa
San Paolo Bel Sito – Mappa
Posizione del comune di San Paolo Bel Sito nella città metropolitana di Napoli
Sito istituzionale

San Paolo Bel Sito (Santu Paulo in napoletano[4]) è un comune italiano di 3 332 abitanti della città metropolitana di Napoli in Campania.

Gli originari abitanti di San Paolo provenivano dalla retrostante collina di Cicala, dalla cui sommità discesero - attratti dalle migliori condizioni dei luoghi - per dedicarsi alla coltura dei campi. Alcuni fondarono così i primi nuclei abitativi denominati "San Paolo", "Liber" (Liveri) e "Bardi" (l'attuale frazione di Livardi), mentre altri si congiunsero ai nuclei abitativi già esistenti di Marzano (Marzano di Nola) e Casamarciano. Il nucleo più importante dovette essere proprio San Paolo, così denominato in onore del Santo egiziano San Paolo di Tebe, vissuto verso la seconda metà del III secolo d.C. (228 circa-335 circa) e considerato dalla tradizione cristiana il primo santo eremita.

Col tempo le attività dei tre originari nuclei abitativi si diversificarono, e mentre gli abitanti di San Paolo si dedicarono prevalentemente all'artigianato e quelli di Livardi all'agricoltura, quelli di Liveri invece iniziarono a coltivare le arti liberali.

San Paolo Bel Sito si sviluppa lungo l'asse Nola-Lauro-Palma Campania che ricalca, secondo alcuni studiosi, il tracciato dell'antica via Popilia. Importanti rinvenimenti archeologici nelle località Vigna, Montesano e Campo Stella, testimoniano l'intensa occupazione dell'area sia in epoca protostorica che romana. All'età del Bronzo Antico è riferibile l'eccezionale scoperta degli scheletri di due individui morti a causa dell'eruzione vulcanica cosiddetta delle “Pomici di Avellino” (XIX-XVIII secolo a.C.)[5]. Altri rinvenimenti si riferiscono ad un abitato del Bronzo Finale (XI-X secolo a.C.)[6], ai resti di un tempio italico (IV-III secolo a.C.), a quelli di una villa romana del tardo periodo repubblicano-prima età imperiale nonché a sepolcreti con tombe sannitiche e romane.

L'insediamento odierno di San Paolo sembra abbia avuto origine in epoca tardo medievale – come attestano fonti coeve del XIII e XIV secolo – dall'unione e dalla successiva fusione di due nuclei abitativi separati, ognuno con la propria chiesa parrocchiale, presenti sul territorio.

L'appellativo “Bel Sito” fu aggiunto al toponimo originario dopo l'unità d'Italia, per distinguere questo paese da altri con simile nome: con tale appellativo, trasposizione del termine greco ghè kalè (terra bella) da cui deriverebbe il nome di Cicala, si sono volute ricordare le origini del paese.

La felice posizione geografica, congiunta alla bellezza naturale del paesaggio, contribuì, dalla fine del XVIII fino agli inizi del XX secolo, a far assumere al paese il ruolo di ricercato luogo di villeggiatura da parte dell'aristocrazia partenopea. Testimonianza di questo passato recente sono molte di quelle nobili dimore ed una in particolare, villa Montesano, posta su una modesta altura appena fuori dal centro abitato del paese. Vi soggiornò Domenico Cimarosa, che qui compose Il matrimonio segreto[7]. La villa è ricordata per il devastante incendio del 30 settembre 1943 operato dalle truppe tedesche in ritirata, nel quale andarono distrutti molte opere d'arte e documenti dell'Archivio di Stato di Napoli e di altre istituzioni, qui trasferiti durante la seconda guerra mondiale; l'entità dei danni fu immensa: ne è esempio indicativo il Registro di Federico II del 1239-40, i 378 volumi contenenti gli atti dei sovrani angioini dal 1265 al 1434 e i 7232 volumi della Regia Camera della Sommaria[8].

Monumenti e luoghi d'interesse

[modifica | modifica wikitesto]

Architetture religiose

[modifica | modifica wikitesto]
  • Chiesa di San Paolo Eremita. È la chiesa principale del paese. Eretta nel 1589, contiene tra le varie cose un soffitto finemente decorato che racchiude tre grandi tele di Nicola Cacciapuoti e un imponente organo del '700.

Architetture civili

[modifica | modifica wikitesto]

Evoluzione demografica

[modifica | modifica wikitesto]

Abitanti censiti[9]

Centro agricolo (nocciole, olive, ortaggi, frutta), dell'allevamento (bovini) e industriale (alimentari).

Amministrazione

[modifica | modifica wikitesto]
Periodo Primo cittadino Partito Carica Note
1988 1993 Luigi Riccio Democrazia Cristiana Sindaco
1993 1993 Attilio Pierro Democrazia Cristiana Sindaco
1994 1996 Adriana Orefice commissario Sindaco
1996 2000 Ciro Vecchione Partito Democratico della Sinistra Sindaco
2000 2002 Raffaele Riccio Forza Italia Sindaco
2002 2004 Elda Dainelli commissario Sindaco
2004 2005 Vincenzo Lubrano Commissario prefettizio
2005 2010 Raffaele Riccio Forza Italia Sindaco
2010 2015 Manolo Cafarelli Libertà democratica progresso Sindaco
2015 2020 Manolo Cafarelli Insieme per il Bel Sito Sindaco
2020 In carica Raffaele Barone Uniti per il Bel Sito Sindaco
  1. ^ Bilancio demografico anno 2022 (dati provvisori), su demo.istat.it.
  2. ^ Classificazione sismica (XLS), su rischi.protezionecivile.gov.it.
  3. ^ Tabella dei gradi/giorno dei Comuni italiani raggruppati per Regione e Provincia (PDF), in Legge 26 agosto 1993, n. 412, allegato A, Agenzia nazionale per le nuove tecnologie, l'energia e lo sviluppo economico sostenibile, 1º marzo 2011, p. 151. URL consultato il 25 aprile 2012 (archiviato dall'url originale il 1º gennaio 2017).
  4. ^ Antonio Altamura, Dizionario dialettale napoletano, 1968, 2ª ediz., Fausto Fiorentino (Napoli)
  5. ^ Claude Albore Livadie, Giuseppe Vecchio e Nicola Castaldo, L’età del Bronzo a San Paolo Belsito (Nola−Napoli), Strategie di insediamento fra Lazio e Campania in età preistorica e protostorica, vol. II, Firenze, Istituto Italiano di Preistoria e Protostoria, 2007, pp. 869-872.
  6. ^ Claude Albore Livadie, Recenti scavi a San Paolo Belsito, catalogo della Mostra archeologica, Sellino, 1996.
  7. ^ Villa Montesano Archiviato il 1º dicembre 2012 in Internet Archive.
  8. ^ L’incendio del deposito dell’Archivio di Stato di Napoli
  9. ^ Statistiche I.Stat - ISTAT;  URL consultato in data 28-12-2012.

Altri progetti

[modifica | modifica wikitesto]

Collegamenti esterni

[modifica | modifica wikitesto]
Controllo di autoritàVIAF (EN149122637 · LCCN (ENn2003032588 · J9U (ENHE987007494376305171