Coordinate: 46°31′N 8°42′E

Quinto (Svizzera)

Da Wikipedia, l'enciclopedia libera.
Vai alla navigazione Vai alla ricerca
Quinto
comune
Quinto – Stemma
Quinto – Bandiera
Quinto – Veduta
Quinto – Veduta
Localizzazione
StatoSvizzera (bandiera) Svizzera
Cantone Ticino
DistrettoLeventina
Amministrazione
Lingue ufficialiItaliano
Territorio
Coordinate46°31′N 8°42′E
Altitudine1 011 e 1 915 m s.l.m.
Superficie75,2 km²
Abitanti1 050 (2020)
Densità13,96 ab./km²
Frazionivedi elenco
Comuni confinantiAirolo, Blenio, Faido, Lavizzara, Medel (GR), Prato Leventina, Tujetsch (GR)
Altre informazioni
Cod. postale6777
Prefisso091
Fuso orarioUTC+1
Codice OFS5079
TargaTI
CircoloQuinto
Cartografia
Mappa di localizzazione: Svizzera
Quinto
Quinto
Quinto – Mappa
Quinto – Mappa
Sito istituzionale

Quinto (in dialetto ticinese Quint) è un comune svizzero di 1 050 abitanti del Canton Ticino, nel distretto di Leventina, parte della Regione Tre Valli.

Geografia fisica

[modifica | modifica wikitesto]
I laghi Ritom e di Tom

Quinto sorge nella Val Leventina, lungo il fiume Ticino. Nel territorio comunale si trovano i laghi di Cadagno, di Tom e Ritom.

Fino all’Ottocento il Comune era basato sull’agricoltura di sussistenza, in particolare l’allevamento del bestiame. Dalla fine dell’Ottocento agli ultimi decenni del Novecento si è assistito alla comparsa di diverse industrie, alberghi e infrastrutture pubbliche (centrali idroelettriche, infrastrutture militari ecc.). Negli ultimi decenni, il ridimensionamento di queste imprese, soprattutto federali, ha determinato un calo sia economico che demografico.

Nell'inverno 1950-1951, il territorio di Quinto fu teatro di valanghe che distrussero edifici agricoli situati nelle località di Cadagno e Cassin di Sotto.[1]

Il 26 novembre 2023, con una votazione popolare consultiva, è stata approvata la proposta di aggregazione con il vicino Comune di Prato Leventina.[2]

Monumenti e luoghi d'interesse

[modifica | modifica wikitesto]
La chiesa parrocchiale dei Santi Pietro e Paolo

Evoluzione demografica

[modifica | modifica wikitesto]

L'evoluzione demografica è riportata nella seguente tabella[6]:

Abitanti censiti[7]

Geografia antropica

[modifica | modifica wikitesto]

Le frazioni più importanti e popolose sono Ambrì e Piotta; le altre principali sono Altanca, Catto, Deggio, Lurengo, Scruengo, Ronco e Varenzo[6].

Amministrazione

[modifica | modifica wikitesto]

Ogni famiglia originaria del luogo fa parte del cosiddetto comune patriziale e ha la responsabilità della manutenzione di ogni bene ricadente all'interno dei confini del comune. Nel territorio di Quinto operano il patriziato di Altanca (presidente Arturo Mottini), il patriziato Generale di Quinto (presidente Claudio Juri), il patriziato di Piotta e Boggesi Alpe Ravina (presidente Livio Gobbi), il patriziato di Varenzo (presidente Carla Cattaneo), il patriziato di Catto-Lurengo (presidente Marino Jelmini), la corporazione Boggesi Alpe di Prato (proprietaria dell'Alpe Ravina a 1 775 m s.l.m. nel comune di Airolo; presidente Germano Juri), il patriziato di Deggio-Quinto (presidente Diego Bronner), il cassinarescio delle Tre Terre (presidente Germano Bronner), il vicinato di Ambri Sopra (presidente Claudio Juri), il vicinato di Ambri Sotto (presidente Fausto Croce) e la corporazione Boggesi Alpe Piora (proprietaria dell'Alpe Piora a 1 964 m s.l.m.; presidente Germano Bronner)[senza fonte].

Hockey su ghiaccio

[modifica | modifica wikitesto]
La Pista Valascia
Lo stesso argomento in dettaglio: Hockey Club Ambrì Piotta.

A Quinto ha sede l'Hockey Club Ambrì Piotta (HCAP), fondato nel 1937, squadra svizzera di hockey su ghiaccio che milita nella Lega Nazionale A del campionato svizzero di hockey su ghiaccio; disputava le partite casalinghe nella Pista Valascia fino ad aprile 2021, e da settembre 2021 alla Nuova Valascia.

Impianti sportivi

[modifica | modifica wikitesto]

Sul piano di Ambrì si possono praticare sport aviatori grazie alla presenza dell'aeroporto di Ambrì con una pista d'atterraggio di 2 km. Nella parte ovest del comune, sulla piana in località Audan, esiste un piccolo centro per la pesca sportiva, il tennis e l'arrampicata indoor. A Piotta, fino al 2019, era possibile svolgere il tiro a segno obbligatorio e sportivo a 300 m (fucile) e a 25 m (pistola), in seguito lo stand di tiro è stato smantellato per far spazio al bacino di demodulazione della nuova centrale Ritom. L'infrastruttura scolastica presente ad Ambrì comprende anche una palestra per la ginnastica a uso scolastico e, accanto, una piscina per il nuoto e un campetto di calcio.

  1. ^ Galliciotti, p. 28.
  2. ^ La Leventina dice sì alle fusioni Quinto-Prato e Bodio-Giornico, in laRegione, 26 novembre 2023. URL consultato il 12 dicembre 2023.
  3. ^ Bernasconi Reusser, 2010, p. 241.
  4. ^ Bernasconi Reusser, 2010, pp. 216 nota 67, 241.
  5. ^ Bernasconi Reusser, 2010, 219, 241.
  6. ^ a b Mario Fransioli, Quinto, in Dizionario storico della Svizzera, 13 gennaio 2012. URL consultato il 14 settembre 2017.
  7. ^ Dizionario storico della Svizzera
  • Johann Rudolf Rahn, I monumenti artistici del medio evo nel Cantone Ticino, traduzione di Eligio Pometta, Bellinzona, Tipo-Litografia di Carlo Salvioni, 1894., (Catto) 82-83, (Deggio) 93-94, (Piora) 250, 259-261, (Varenzo) 282.
  • Siro Borrani, Il Ticino Sacro. Memorie religiose della Svizzera Italiana raccolte dal sacerdote Siro Borrani prevosto di Losone, Tip. e Libreria Cattolica di Giovanni Grassi, Lugano 1896.
  • Piero Bianconi, Inventario delle cose d'arte e di antichità, I, S.A. Grassi & Co, Bellinzona 1948, 179-191.
  • Fiorentino Galliciotti (a cura di), Il flagello bianco nel Ticino, Bellinzona, Arti grafiche Arturo Salvioni & co., 1953.
  • Virgilio Gilardoni, Il Romanico. Arte e monumenti della Lombardia prealpina, Istituto grafico Casagrande, Bellinzona 1967, 36-38, 40-41, 91, 123, 125, 176, 180, 285, 291, 295, 383, 401, 407, 449, 470, 482, (Varenzo) 484, 495, 498, (Varenzo, Altanca) 499, 500-511.
  • Agostino Robertini et alii, Quinto, in Il Comune, Edizioni Giornale del popolo, Lugano 1978, 327-355.
  • Bernhard Anderes, Guida d'Arte della Svizzera Italiana, Edizioni Trelingue, Porza-Lugano 1980, 109-112.
  • Flavio Maggi, Patriziati e patrizi ticinesi, Pramo Edizioni, Viganello 1997.
  • AA. VV., Guida d'arte della Svizzera italiana, Edizioni Casagrande, Bellinzona 2007, 138-143.
  • Stefano Barelli, Le «imprese» della chiesa di S. Ambrogio a Catto, in Archivio Storico Ticinese, 143, Casagrande S. A., Bellinzona giugno 2008, 105-110.
  • Marina Bernasconi Reusser, Monumenti storici e documenti d'archivio. I «Materiali e Documenti Ticinesi» (MDT) quali fonti per la storia e le ricerche sull'architettura e l'arte medievale delle Tre Valli, in Archivio Storico Ticinese, seconda serie, 148, Casagrande, Bellinzona 2010, 215, 232 nota.
  • Valeria Farinati, Centrali idroelettriche d'autore, in «Arte&Storia», Il Ticino dell'acqua. Dalla formazione geologica del Cantone alle attività economiche, Edizioni Ticino Management, anno 12, numero 54, aprile-luglio 2012. Lugano 2012.

Voci correlate

[modifica | modifica wikitesto]

Altri progetti

[modifica | modifica wikitesto]

Collegamenti esterni

[modifica | modifica wikitesto]
Controllo di autoritàVIAF (EN2229157226593285410001 · GND (DE4554381-1
  Portale Ticino: accedi alle voci di Wikipedia che parlano del Ticino