Isla Sorna

Da Wikipedia, l'enciclopedia libera.
Vai alla navigazione Vai alla ricerca
Isla Sorna
luogo fittizio
Mappa che identificherebbe la posizione di Isla Sorna e Isla Nublar
Altri nomiSito B
Creazione
SagaJurassic Park
IdeatoreMichael Crichton
Caratteristiche immaginarie
TipoIsola
Personaggi principali
  • Personale della InGen (precedentemente)
  • Dinosauri clonati artificialmente (precedentemente)

Isla Sorna (detta anche il "Sito B") è un'isola immaginaria che funge da ambientazione al romanzo Il mondo perduto di Michael Crichton e ai film derivati Il mondo perduto - Jurassic Park (1997), Jurassic Park III (2001).

Le sequenze dei film ambientati su Isla Sorna vennero girate principalmente nel Parco nazionale di Redwood in California, e a Kauai e Molokai, entrambe isole dell'arcipelago delle Hawaii.

Isla Sorna è solo una delle due isole possedute dalla InGen e su cui sopravvivono i dinosauri. L'altra è Isla Nublar, il cosiddetto "Sito A".

Isla Sorna si trova nell'arcipelago vulcanico de Las Cinco Muertes (“Delle cinque morti” in spagnolo), un gruppo di piccole isole, al largo della Costa Rica, che prendono il nome da un'antica leggenda dei nativi, che include anche Isla Matanceros, Isla Muerta, Isla Tacaño, Isla Pena e molti altri isolotti più piccoli. Isla Sorna è il luogo in cui la InGen, società di ingegneria biomedica, ha compiuto i suoi esperimenti sui dinosauri.

Poco dopo l'incidente nel parco di Isla Nublar (più piccola di Isla Sorna), l'uragano Clarissa distrugge le strutture della InGen a Isla Sorna; il personale viene evacuato e i dinosauri liberati. Da quel momento, questi ultimi rimangono liberi di cacciare e riprodursi in natura.

Sull'isola si sviluppano spiagge sabbiose, scogliere frastagliate, fiumi impetuosi, laghi e canali che si dirigono verso il mare. Le grandi onde che si abbattono sulla scogliera formano inoltre numerose grotte marine.

A differenza di Isla Nublar, su Isla Sorna tutte le specie sia animali che vegetali non deestinte sono autoctone.

Nel romanzo, la vegetazione arborea dell'isola è costituita in prevalenza da alberi tropicali. Invece, essendo i film stati girati al Parco nazionale di Redwood in California, e a Kauai e Molokai, entrambe isole dell'arcipelago delle Hawaii, la vegetazione rispecchia quella di questi luoghi. Tuttavia la vegetazione del terzo film appare molto più tropicale rispetto a quella del secondo, e ciò potrebbe essere ipoteticamente spiegato dalla differenza di condizioni ambientali resa possibile dalla catena montuosa che divide l'isola[1]. Dove non specificato non è possibile risalire alle specie.

Nel romanzo:

Nei film:

Nella realtà alcune delle piante sopracitate non avrebbero potuto trovarsi sull'isola, in quanto facenti parte di gruppi non presenti nelle prossimità di dove avrebbe dovuto trovarsi la stessa.

Oltre alle creature preistoriche, data l'abbondanza di vegetazione e la varietà di habitat presenti sull'isola, è presente anche una fauna autoctona, descritta nel romanzo e distrattamente mostrata nei film[1]. Dove non specificato non è possibile risalire alle specie.

  • Aves. Sono presenti dozzine di specie di uccelli, tutti volatori. In diversi passaggi dei film se ne possono sentire i versi e in alcune scene anche vedere che si alzano in volo dagli alberi quando spaventati.
  • Serpentes, nel romanzo si rivela che ne sono presenti delle specie.
    • Lampropeltis triangulum campbelli, in una scena del film The lost world - Jurassic Park ne compare un esemplare. Durante una fuga dal Tyrannosaurus rex, il Dott. Robert Burke, precedentemente messosi al riparo sotto una cascata, si rende conto che il serpente si è infilato nella sua camicia, e spaventatosi esce dalla zona sicura finendo per essere divorato. Data la posizione riferita dell'isola, e dato l'areale di distribuzione di questa specie e di questa sottospecie in particolare, è corretto supporre che questo serpente avrebbe potuto trovarsi lì.
  • Oophaga pumilio, se ne sente il gracidio ma non sono mai mostrate. È corretto supporre che anche questa specie avrebbe potuto trovarsi qui.
  • Scombrinae, chiamati "bonitos" da Alan Grant. Nonostante siano tutte specie marine, nel film vengono incontrati lungo un fiume, avvenimento comunque registrato per alcune specie.
  • Diptera, nei film si vedono parecchie mosche e zanzare.

Creature preistoriche presenti sull'isola

[modifica | modifica wikitesto]

Non viene fatta menzione di piante deestinte su quest'isola, né nel romanzo, né nei film.

Nel canone del romanzo

[modifica | modifica wikitesto]
Il mondo perduto
[modifica | modifica wikitesto]

Nel canone cinematografico

[modifica | modifica wikitesto]
Il mondo perduto - Jurassic Park, Jurassic Park III
[modifica | modifica wikitesto]
  1. ^ a b From Walden Pond to Jurassic Park, Duke University Press, 2001, pp. 199–220, ISBN 978-0-8223-2676-2. URL consultato il 18 febbraio 2020.
  2. ^ Emanuel Tschopp, Octávio Mateus e Roger B.J. Benson, A specimen-level phylogenetic analysis and taxonomic revision of Diplodocidae (Dinosauria, Sauropoda), in PeerJ, vol. 3, 7 aprile 2015, pp. e857, DOI:10.7717/peerj.857. URL consultato il 10 giugno 2019.
  3. ^ (EN) Tom R. Hübner e Oliver W. M. Rauhut, A juvenile skull of Dysalotosaurus lettowvorbecki (Ornithischia: Iguanodontia), and implications for cranial ontogeny, phylogeny, and taxonomy in ornithopod dinosaurs: DYSALOTOSAURUS SKULL ONTOGENY (abstract), in Zoological Journal of the Linnean Society, vol. 160, n. 2, 16 agosto 2010, pp. 366–396, DOI:10.1111/j.1096-3642.2010.00620.x. URL consultato il 7 aprile 2023.
  4. ^ Andrew T. McDonald, James I. Kirkland, Donald D. DeBlieux, Scott K. Madsen, Jennifer Cavin, Andrew R. C. Milner e Lukas Panzarin, New Basal Iguanodonts from the Cedar Mountain Formation of Utah and the Evolution of Thumb-Spiked Dinosaurs, in Andrew Allen Farke (a cura di), in PLoS ONE, vol. 5, n. 11, 2010, p. e14075, DOI:10.1371/journal.pone.0014075, PMC 2989904, PMID 21124919. URL consultato il 7 aprile 2023.
  5. ^ a b Thomas Elsaesser, Studying contemporary American film : a guide to movie analysis, Arnold, 2002, ISBN 1417531746, OCLC 56431665. URL consultato il 10 giugno 2019.
  6. ^ a b (EN) Susannah Catherine Rose Maidment, Charlotte Brassey e Paul Michael Barrett, The Postcranial Skeleton of an Exceptionally Complete Individual of the Plated Dinosaur Stegosaurus stenops (Dinosauria: Thyreophora) from the Upper Jurassic Morrison Formation of Wyoming, U.S.A., in PLOS ONE, vol. 10, n. 10, 14 ottobre 2015, p. e0138352, DOI:10.1371/journal.pone.0138352. URL consultato l'8 giugno 2019.
  7. ^ a b Peter Dodson, The horned dinosaurs : a natural history, Princeton University Press, 1996, ISBN 0691028826, OCLC 34114820. URL consultato il 10 giugno 2019.
  8. ^ a b Gregory S. Paul, Predatory dinosaurs of the world : a complete illustrated guide, Simon and Schuster, 1988, ISBN 0671619462, OCLC 18350868. URL consultato il 10 giugno 2019.
  9. ^ a b c Michael Crichton, Jurassic Park : a novel, Knopf, 1990, ISBN 0394588169, OCLC 22511027. URL consultato il 10 giugno 2019.
  10. ^ a b c David B. Weishampel, Peter Dodson e Halszka Osmólska, The dinosauria, 2nd ed, University of California Press, 2004, ISBN 9780520941434, OCLC 801843269. URL consultato il 10 giugno 2019.
  11. ^ a b Gregory S. Paul, Dinosaurs of the air : the evolution and loss of flight in dinosaurs and birds, Johns Hopkins University Press, 2002, ISBN 9780801867637, OCLC 45743292. URL consultato il 10 giugno 2019.
  12. ^ a b (EN) Pascal Godefroit, Philip J. Currie e Li Hong, 2 A new species of Velociraptor (Dinosauria: Dromaeosauridae) from the Upper Cretaceous of northern China, in Journal of Vertebrate Paleontology, vol. 28, n. 2, 12 giugno 2008, pp. 432–438, DOI:10.1671/0272-4634. URL consultato l'8 giugno 2019.
  13. ^ Mark F. Berry, The dinosaur filmography, McFarland, 2002, ISBN 0786410280, OCLC 49805465. URL consultato il 12 giugno 2019.
  14. ^ Don Shay, The making of Jurassic Park, Boxtree, 1993, ISBN 1-85283-774-8, OCLC 59989816. URL consultato il 14 febbraio 2020.
  15. ^ Alexander W.A. Kellner, Comments on the Pteranodontidae (Pterosauria, Pterodactyloidea) with the description of two new species, in Anais da Academia Brasileira de Ciências, vol. 82, n. 4, 2010-12, pp. 1063–1084, DOI:10.1590/S0001-37652010000400025. URL consultato il 14 febbraio 2020.
  16. ^ S. W. Evers, O. W. M. Rauhut, A. C. Milner, B. McFeeters e R. Allain, A reappraisal of the morphology and systematic position of the theropod dinosaur Sigilmassasaurus from the "middle" Cretaceous of Morocco, in PeerJ, vol. 3, 2015, p. e1323, DOI:10.7717/peerj.1323, PMC 4614847, PMID 26500829. URL consultato il 7 aprile 2023.

Voci correlate

[modifica | modifica wikitesto]