Il malato immaginario (film)

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Il malato immaginario
Don Argante (Alberto Sordi) ed il Dr. Purgone (Bernard Blier) in una scena del film
Lingua originaleItaliano
Paese di produzioneItalia
Anno1979
Durata107 min
Generecommedia
RegiaTonino Cervi
SoggettoMolière (commedia omonima)
SceneggiaturaAlberto Sordi, Tonino Cervi, Cesare Frugoni
ProduttorePiero La Mantia
Casa di produzioneMars Film Produzione
Distribuzione in italianoCIC
FotografiaArmando Nannuzzi
MontaggioNino Baragli, Vivi Tonini, Alessandro Baragli
Effetti specialiEnzo Di Liberto
MusichePiero Piccioni
ScenografiaLuigi Scaccianoce, Stefano Ortolani
CostumiPiero Tosi, Alberto Verso
Interpreti e personaggi
Doppiatori originali

Il malato immaginario è un film del 1979, diretto da Tonino Cervi, che vede come protagonisti Alberto Sordi e Laura Antonelli. Si tratta di un adattamento dell'opera originaria di Molière, commedia in tre atti scritta nel 1673. Il film non è però ambientato a Parigi bensì a Roma; i personaggi sono gli stessi, ma i loro nomi sono stati quasi tutti cambiati. Viene mantenuta l'epoca storica, ossia la seconda metà del Seicento.

Nell'anno 1673, Roma è una città devastata dalla povertà e dalla violenza. Argante è un ricco proprietario terriero, con la convinzione di essere malato. In realtà la sua malattia è il mero frutto dell’ipocondria e dell’immaginazione: l'uomo si è barricato in casa, per paura di tutto ciò che avviene fuori. Argante è circondato da gente falsa, che trama alle sue spalle: l’amministratore che non rispetta le sue decisioni, i medici che speculano sulla sua malattia immaginaria, la sua seconda moglie Lucrezia che spera di rimanere vedova per poter intascare l’eredità. Le uniche persone che lo amano veramente sono Angelica, la figlia di primo letto, e la serva Tonina. In preda all’ira e alla fame, i contadini invadono la casa di Argante, che non può far altro che promettere giustizia. Del vero amore della figlia Argante non se ne accorgerà che nell’epilogo, quando inscena la propria morte per scoprire tutta la verità.

Distribuzione

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Resta uno dei pochissimi film di Alberto Sordi che ancora non è stato realizzato in DVD: venne, infatti, esclusivamente distribuito in Super8 e con pochissimi passaggi televisivi.

Il film è stato il quarto maggiore incasso nella stagione cinematografica italiana 1979-80 con oltre 8 miliardi di lire[1][2].

  1. ^ Stagione 1979-80: i 100 film di maggior incasso, su hitparadeitalia.it. URL consultato l'8 maggio 2016.
  2. ^ Box Office Italia 1979-80, su boxofficebenful.blogspot.com. URL consultato l'8 maggio 2016.

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