Castello di Mongialino
Castello di Mongialino | |
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Particolare dell'esterno del castello | |
Ubicazione | |
Stato | Regno di Sicilia |
Stato attuale | Italia |
Regione | Sicilia |
Città | Mineo |
Indirizzo | Strada provinciale 179 |
Coordinate | 37°20′24.27″N 14°34′27.45″E |
Informazioni generali | |
Tipo | castello medievale |
Condizione attuale | in rovina |
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Il castello di Mongialino si trova nel comune di Mineo, nei pressi della frazione di Borgo Pietro Lupo. Si trova precisamente in C.da Montalfone nei pressi del fiume Pietrarossa al confine con la provincia di Enna.
Storia
[modifica | modifica wikitesto]Risale al basso medioevo (tarda età normanna) ed è dotato di una dongione toroidale (fatto unico nell'architettura siciliana dell'epoca) originariamente di quattro piani, collegati da una scala interna.
Feudatari del castello furono dapprima (1150-1180 circa) i membri della famiglia Paternò con Costantino II Paternò, conte di Buccheri, di Butera e di Martana, poi i membri della famiglia di origine normanna de Luci (il conte Bartolomeo de Luci e poi sua figlia Margherita nel 1199), poi Manfredi di Mazzarino nel 1200, dominio regio nel 1287, Blasco Lancia nel 1320 e Manfredi III Chiaramonte nel 1355.
Il castello viene citato dallo storico Tommaso Fazello nel De Rebus Siculis Decades Duae (1558)[1] e dall'abate Vito Amico nel Lexicon topographicum siculum (1757)[senza fonte], riferendo come all'epoca la costruzione fosse per lo più intatta e come nel XVII secolo si fosse tentato di ripopolare la zona. Dai reperti rinvenuti in epoca moderna, risulta che il colle sul quale fu costruito il castello è stato in realtà abitato fin dall'età del bronzo (XII secolo a.C.).[2]
«II castello si compone di un massiccio donjon circolare (di cui rimane in piedi circa metà della prima elevazione e solo pochi ruderi della seconda) e di una cinta di mura, sulla quale sono visibili resti della merlatura, racchiudente un'area irregolarmente poligonale. Il nucleo centrale cilindrico ospita al suo interno, nella parte basamentale, una capiente cisterna, nella quale si convogliavano le acque piovane provenienti dalla copertura.»[3]
Criticità
[modifica | modifica wikitesto]Il castello versa in completo abbandono, la struttura presenta evidenti problemi statici con profonde lesioni e parti prossime al crollo. Molte pietre degli archi e del tetto sono in procinto di distaccarsi. La struttura necessiterebbe di interventi urgenti di tamponamento.
Galleria d'immagini
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La struttura interna toroidale
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La torre
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Interni
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I problemi statici
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Panorama del Castello
Note
[modifica | modifica wikitesto]- ^ Bruna Pandolfo, Il castello di Mongialino in territorio di Mineo. Tra eredità normanno-sveva e aggiornamenti mediterranei, "Trinakìe" 2. URL consultato l'11 ottobre 2017.
- ^ Scheda sul sito iCastelli.it
- ^ Castelli di Sicilia, su www.castelli-sicilia.com. URL consultato il 7 aprile 2018.
Voci correlate
[modifica | modifica wikitesto]Altri progetti
[modifica | modifica wikitesto]- Wikimedia Commons contiene immagini o altri file su castello di Mongialino
Collegamenti esterni
[modifica | modifica wikitesto]- Il Castello di Mongialino, su icastelli.it.
- Immagini del castello di Mongialino, su siciliafotografica.it. URL consultato l'11 ottobre 2017 (archiviato dall'url originale il 12 ottobre 2017).
- Gaspare Mannoia, Il castello di Mongialino. URL consultato il 25 dicembre 2019.
Controllo di autorità | VIAF (EN) 115145663141405072094 |
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