Franciacorta Satèn
Franciacorta | |
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Dettagli | |
Stato | Italia |
Resa (uva/ettaro) | 100 q |
Resa massima dell'uva | 65,0% |
Titolo alcolometrico naturale dell'uva | 9,5% |
Titolo alcolometrico minimo del vino | 11,5% |
Estratto secco netto minimo | 15,0‰ |
Riconoscimento | |
Tipo | DOCG |
Istituito con decreto del | 01/09/1995 |
Gazzetta Ufficiale del | 24/10/1995, n 249 |
Vitigni con cui è consentito produrlo | |
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Il Franciacorta Satèn è un vino DOCG la cui produzione è consentita nella provincia di Brescia.
Il Satèn è una designazione esclusiva della denominazione Franciacorta; il termine "Satèn" è un marchio registrato dal Consorzio Franciacorta. Esso si distingue da tutti gli altri Franciacorta per la minore pressione in bottiglia (massimo 5 atmosfere). il Satèn ha caratteristiche uniche e inconfondibili, una piacevole sapidità e freschezza si armonizzano con un’innata morbidezza che ricorda le sensazioni delicate della seta.
Caratteristiche
Uvaggio
Chardonnay (prevalenti) e Pinot Bianco fino a un massimo del 50%.
Caratteristiche
La morbidezza gustativa è data da un'accurata selezione dei vini base e dalla minore pressione in bottiglia, sotto le 5 atmosfere. Si produce esclusivamente nella tipologia Brut.
Note Gustative
Perlage finissimo e persistente, quasi cremoso. Colore giallo paglierino anche intenso, con colori verdolini, sfumato ma deciso profumo di frutta matura accompagnato da delicate note di fiori bianchi e di frutta secca anche tostata (mandorla e nocciola). Una piacevole sapidità e freschezza si armonizzano con un'innata morbidezza che ricorda le sensazioni delicate della seta.
Dosaggio
Brut.
Cenni storici
Nei primi anni ‘80 alcuni importanti degustatori professionisti espressero lusinghieri giudizi per un Franciacorta ottenuto con la lenta fermentazione in bottiglia, prodotto da sole uve bianche con una pressione in bottiglie relativamente più bassa.
Nel 1990, grazie alla collaborazione e all’intuito di alcuni esperti della comunicazione, fu dato a questo Franciacorta il nome “Satèn”. La individuazione del termine è stata il frutto di una ricerca guidata attraverso un preciso percorso e un obiettivo: trovare un nome che, rispondendo a straordinari requisiti di musicalità e fonetica, designasse in modo sintetico la semplicità e il ricordo sensibile e puro della parola “seta” (come morbidezza e consistenza di tessuti) e della parola “satinato” (come immagine riflessa nel colore).
Nel biennio 1994/1995 contemporaneamente allo studio di zonazione viticola ed enologica della Franciacorta, un Panel Sensoriale allenato di enologi e produttori della zona, effettuano 184 degustazioni di quel particolare vino per definire e codificare il metodo speciale di elaborazione, la migliore tipologia e le caratteristiche chimico fisiche e organolettiche del Franciacorta “Satèn”.
Il Consorzio Franciacorta, vista la spontanea riconoscibilità del prodotto e del nome utilizzato, unico e irripetibile, ha ottenuto dalle aziende che hanno principalmente contribuito alla ricerca la disponibilità a utilizzare quel termine.
Nel 1995, il Consorzio Franciacorta, registra il marchio “Satèn” per individuare quella particolare tipologia di Franciacorta, riservato solo ai produttori associati al Consorzio di tutela che ne hanno piena disponibilità purché si attengano alle rigide norme di produzione.
Rielaborati statisticamente tutti i dati raccolti e interpretati, la Commissione Tecnica del Consorzio Franciacorta ha stabilito e definito le caratteristiche produttive, chimico/fisiche e organolettiche del Franciacorta “Satèn”.
Abbinamenti consigliati
Accompagna insalate di pesce, carpaccio di pesce e frutti di mare, crudi o variamente cucinati.
Zona di produzione
La stessa della denominazione.
Collegamenti esterni
- Consorzio per la tutela del Franciacorta, su franciacorta.net.